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GIOVANILE CALCIO LACCO "CAMPIONATO REGIONALE MINIALLIEVI"

sabato 22 marzo 2008

Un Intervento di chirurgia plastica per una bambina down

Martedì con la prof di italiano, abbiamo trattato un problema sociale.
Riguardo, la vita di due persone inglesi, marito e moglie, che hanno avuto una bambina che è affetta dalla sindrome di down.

La madre di questa bambina, che si chiama Ophelia, decide di voler ricorrere ad un intervento di chirurgia plastica al viso, per correggere i lineamenti tipici di chi soffre di questa malattia e darle un aspetto "normale".
Secondo la madre di Ophelia,vorrebbe porla a questo intervento per aiutare la figlia a non farla sentire "diversa" inoltre, aggiunge <lo faccio per la felicità di mia figlia>.
A queste parole si oppone una domanda: ma in gioco c'è la felicità dei bambini down o il desiderio dei genitori di vedere e far vedere di avere figli "normali"?
A due anni, la piccola, non può sapere di essere diversa dagli altri bambini, lo sanno invece i suoi genitori e potrebbe essere che siano loro a pensare alla malattia della figlia che potrebbe rivelarsi un problema sociale. Ma come si fa a pensare di far aprire la faccia della propria figlia per correggere degli errori di lineamenti!? Forse i genitori hanno avuto uno shock. In Inghilterra, l'Associazione Britannica Sindrome di Down sostiene che l'intervento può essere definito atto di violenza.
Nicolò Scuderi, chirurgo plastico, sostiene che <Questo tipo di intervento è lecito se non è un'esigenza dei genitori, ma per poter migliorare la vita sociale della piccola> inoltre il medico dice vanno modificati gli altri non trasformati i bambini, e io sono daccordo con lui.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Carlo noi ci conosciamo ma nn ti dico ki sn.
ti dico solo ke tu mi piaci!!!
6 trp bello

Anonimo ha detto...

weeeeeeeeeeeeeeeee
carlo lo sai tuo cugino guglielmo nn mi ha dato il tuo biglietto da visita
ma menomale ke hai quella mamma d'oro ke me l'ha inviato x msn

carlo ha detto...

Ciao "anonima", mi fa piacere sapere che ti piaccio, anche se mi farebbe ancora più piacere sapere chi sei, ma non fa niente.
Sono comunque contento che hai visitato il mio blog e che mi hai lasciato un commento, spero che lo continui a fare. Ciao, baci!!!!

carlo ha detto...

Dal tuo weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee e da quello che hai scritto ne deduco che sei la mia amica Raffy. Mi dispiace che quel testone di mio cugino non ti ha dato il mio biglietto, he he per fortuna che mamma ha rimediato.
Spero che diventerai assidua frequentatrice del mio blog.
Ciao

Stefano ha detto...

Caro Carlo ho letto il tuo post, devo dire che hai trattato molto bene questo tema difficile, del diverso è vero alle volte per proteggere i nostri cari dagli altri tendiamo a fare errori ancora più gravi, come fare una operazione al viso di una bambina, come se bastasse questo a nascondere il problema, come hai detto giustamente tu alla fine bisognerebbe cambiare la testa delle persone, purtroppo il diverso spaventa e per quello tendiamo a metterlo in disparte oppure a fargli del male, quando basterebbe conoscere, ma questo significa rimettersi in gioco dentro e non sempre si ha la forza di farlo.
ste